Perché parlare di autonomia anziani?
Sicuramente, il principale aspetto che incide sulla qualità della vita dell’anziano è la possibilità di mantenere l’autonomia nelle azioni fondamentali della vita quotidiana come mangiare, vestirsi, lavarsi e spostarsi da una stanza all’altra. Quando una persona con più di 65 anni perde la possibilità di svolgere da solo queste attività , si genera una condizione di disabilità .
Se, tuttavia, appare semplice collegare l’autonomia alla mobilità dell’anziano, più complesso è pensare a questa caratteristica collegata alla capacità e alla possibilità di chiedere aiuto. Vediamo, allora, quali sono gli ausili da tenere in considerazione in entrambi i casi.
Un supporto per l’anziano con buona autonomia motoria
Se si deve assistere un anziano con buona autonomia motoria, potrebbe essere sufficiente uno strumento che lo aiuti ad avere un punto di appoggio solido per una maggiore stabilità nel camminare. In questo caso il consiglio è privilegiare un bastone o una stampella, da scegliere con impugnatura ergonomica e struttura leggera. In alternativa si può acquistare una stampella per l’appoggio dell’intero avambraccio e per sgravare la mano dal carico, evitando micro traumi da pressione.
L’anziano con una autonomia motoria solo residua può contare sul deambulatore che permette anche di superare dislivelli e piccoli ostacoli, pur caratterizzandosi per la leggerezza.
Non solo movimento: l’autonomia anziani nel chieder aiuto
Oltre all’autonomia motoria, una forma di autonomia ancora più importante per l’anziano è l’autonomia nel chiedere aiuto in caso di bisogno. A tal proposito le logiche di mercato e la leva psicologica legata al timore dell’anziano di restare solo in casa ha portato alla nascita dei sistemi di telesoccorso e dei braccialetti salvavita, come quello proposto da Seremy. Si tratta di soluzioni valide per mantenere l’autonomia anziani anche quando figli e familiari sono lontani o impegnati in ufficio, dato che permettono alla persona di chiedere aiuto immediato in caso di bisogno.
L’obiettivo di questi dispositivi, utilizzabili in abbinata con lo smartphone e un’app dedicata, è quello di far sentire al sicuro sia l’anziano sia la famiglia, senza dimenticare la possibilità di intervenire tempestivamente in caso di bisogno. Chi indossa un braccialetto salvavita Seremy può azionare facilmente il pulsante di SOS per allertare uno dei numeri memorizzati nel dispositivo. In aggiunta, grazie alla tecnologia più avanzata, il bracciale salvavita invia un SOS anche in caso di caduta o, nel caso di malati di Alzheimer, di allontanamento dalla zona di guardia.
In questo modo si può contare su una valida assistenza all’anziano che vive solo e che ha, proprio grazie al telesoccorso, la possibilità di mantenere più a lungo la sua autonomia.
Salvavita per anziani: assistenza 24 ore su 24
Come detto, la maggior parte degli over 65 desidera mantenere la propria autonomia e la privacy, per lo meno fino a quando è totalmente autosufficiente. Tuttavia, se gli anziani trascorrono soli la maggior parte della giornata, i familiari possono essere preoccupati e in particolare temere per la loro salute e per l’impossibilità di intervenire tempestivamente in caso di bisogno.
La soluzione ideale a questo problema è semplice: il salvavita per anziani che, nel caso dell’offerta di Seremy, si traduce in un braccialetto elettronico da indossare sempre e anche sotto la doccia, luogo particolarmente insidioso. I bracciali salvavita di oggi, infatti, sono semplici, leggeri e pratici da indossare, ma soprattutto facili da utilizzare anche per l’anziano meno pratico di tecnologia dato che per chiudere aiuto basta premere il grande bottone SOS.
Noi di Seremy sappiamo bene come mantenere l’autonomia significhi per l’anziano mantenere una buona qualità della vita e, per questo, proponiamo ai familiari l’utilizzo dei braccialetti salvavita Seremy. Il risultato è una maggiore tranquillità in casa, che si traduce nel benessere psico-fisico per l’anziano stesso e per le persone che lo circondano.
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